Ristoranti con orto in Sicilia: cinque indirizzi tra mare e vulcani

Dopo aver conosciuto i ristoranti con orto in Lombardia, ci spostiamo in Sicilia, dove crescono i progetti di ristorazione con orto annesso. Sono sempre di più gli chef che hanno scelto di avere una riserva personale da cui attingere i vegetali per i proprio piatti. Abbiamo scovato allora alcuni ristoranti con orto in Sicilia, tutti in località incredibili.

Dopo i mesi casalinghi durante il lockdown del 2020, una volta messo il naso fuori casa – ma pur sempre sotto la mascherina –, abbiamo percepito che le nostre esigenze erano un po’ cambiate. Lo hanno confermato anche i dati, che hanno visto consolidare tendenze ormai presenti da tempo ma che erano rimaste nicchie. Ci siamo riscoperti più attenti al consumo di prodotti di prossimità, al biologico. Una naturale deviazione dovuta al maggior interesse verso prodotti più sicuri e di qualità. Si è sviluppata una specie di staffetta alla ricerca del cibo prodotto più vicino a noi, del Made in Italy e del Km 0.

Secondo il rapporto “The world after lockdown” di Nomisma per Fileni, il 22% degli italiani ha incrementato acquisti appartenenti alle sopra citate categorie, coinvolgendo anche nuovi consumatori. Pare infatti che il 28% dei consumatori, abbia iniziato ad acquistare prodotti da filiera corta proprio durante la quarantena.
Questo cambiamento della domanda ha spinto all’aumento delle superfici coltivate Bio (+76%), supportate anche dalle politiche europee che premiano – e sovvenzionano ­– sistemi alimentari giusti e rispettosi dell’ambiente.   

Insomma, la gente vuole le verdure genuine e anche gli chef, che toccano con mano e vivono l’evoluzione dei mercati alimentari e i gusti dei consumatori, si stanno dedicando a forme di cucina dalla filiera sempre più corta, magari coltivando parte delle verdure da usare.
Sulla scia di questo entusiasmo orticolo, abbiamo ricercato i ristoranti con orto in Sicilia e le sorprese non sono state poche.  

Signum – Isola di Salina (ME)

Quella di Salina, è l’isola delle Eolie con il rapporto più felice con l’agricoltura e la terra. Il motivo è legato alla morfologia di questa terra fertile, nata da due vulcani in mezzo ai quali si trattine a lungo il fresco e l’acqua piovana, che permette di far resistere vigneti e colture anche al caldo assai focoso di queste zone, durante l’estate italiana. E il ristorante Signum – una stella Michelin e una Stella verde –, una cucina legata all’isola e con un’impronta naturalmente sostenibile, non poteva fare a meno di un orto all’interno del suo spazio che si affaccia sul mare dell’arcipelago.

È anche per la presenza dell’orto che la chef del Signum, Martina Caruso, ha ottenuto la Stella verde Michelin (vi abbiamo raccontato qui cosa sono). “La giovane chef Martina Caruso si diverte a mitigare i prodotti vibranti della sua terra, del suo orto e del suo mare” dice la motivazione del premio.

La natura sull’isola sovrasta, al punto che l’orto del Signum si mescola alle piante e agli alberi che danno a Salina l’appellativo di “Isola Verde”. Sedersi qui è un’esperienza che vale la pena fare, specie se vi piace l’idea di mangiare prodotti di prossimità cucinati con tecnica e passione.

Casale Milocca – Siracusa

Ci manteniamo sulla parte orientale della Sicilia per giungere dalle Eolie fino a Siracusa dove si trova il primo ristorante con orto sinergico dell’isola. Ma ci stiamo già chiedendo tutti: cos’è un orto sinergico? È un modo più sostenibile di coltivare perché si basa sul meccanismo di auto fertilità della terra, che non prevede arature o concimazioni ma sfrutta le piante coltivate per dare alla terra ciò di cui ha bisogno.
In una zona non lontana dal mare – che è anche riserva Naturale –, nasce questo ristorante che ha fatto dell’orto sinergico il centro di un progetto di cucina sostenibile. Qui si pranza e si cena circondati dai giardini siciliani: distese di verde autoctono che perfezionano l’esperienza in cui la natura pare essere al centro di tutto.

Locanda Nerello – Zafferana Etnea (CT)  

Non potevamo farci mancare un ristorante con orto alle pendici dell’Etna. A dirla tutta, Locanda Nerello offre anche ospitalità di charme all’interno della sua struttura antica, nera come la pietra lavica che ne compone le mura. La cucina di questo ristorante ha una forte identità legata ai prodotti Bio e di prossimità. In estate ci si siede sul terrazzo vista mare, mentre d’inverno l’esperienza si fa all’interno della struttura. In entrambi i casi si è circondati da terreno dedicato all’orto e agli alberi da frutto che circondano la tenuta.

Il Baglio Occhipinti – Vittoria (RG)

A differenza dei ristoranti metropolitani che devono fare i conti con la mancanza di spazio all’aperto, i locali nelle campagne a sud est della Sicilia si ritrovano circondati da potenziali e giganteschi orti. È il caso di Baglio Occhipinti, una struttura alberghiera con ristornate fedele alla tradizione siciliana. Qui, in estate è possibile godersi una cena all’aperto con i prodotti di stagione dell’orto, nonché il pescato locale.

Non si tratta di un orticello, quelli di Baglio Occhipinti sono quattro mila metri quadrati di orto biologico in cui si coltivano aromatiche, frutti e ortaggi che rappresentano la cultura locale. E così, che in base al periodo dell’anno, ci si imbatte in broccoli, cavoli, cicoria, bieta, cipolle, aglio, piselli, fave, pomodori, melanzane, zucchine estive di Vittoria e zucche. Li vedrete prima sulla pianta e poi, quasi certamente nel piatto.

I tenerumi – Isola di Vulcano (ME)

E torniamo vicini al punto di partenza di questo viaggio alla ricerca dei ristoranti con orto in Sicilia. Di nuovo alle Eolie, ma questa volta a Vulcano, l’isola brulla il cui il giallo sulfureo della roccia vulcanica sovrasta il verde della natura. L’odore di zolfo e le spiagge nere caratterizzano questo luogo che però nasconde piccoli segreti gourmet all’interno del Therasia Resort, una struttura alberghiera che al suo interno ospita più ristoranti.

Oltre allo stellato Il Cappero, si fa strada I Tenerumi, un ristorante di cucina vegetale – gestito dallo chef Davide Guidara – che sfrutta l’autoproduzione degli ortaggi per la creazione di piatti che sono serviti in una sala dal panorama mozzafiato. Immaginate di mangiare vegetali cresciuti su un vulcano, mentre osservate quel tratto di mare che separa due isole. L’orto de I tenerumi non è il classico orticello, ma due mila metri quadrati di terreno adiacente al Therasia dove vengono coltivate le orticole utili per la stagione di apertura del locale, da aprile a ottobre circa.
Una volta seduti in questo locale, non vi dimenticherete l’esperienza, che si può definire un vero lusso ma piuttosto sostenibile.  

Alessio Cannata

Messinese a Milano. Digital Strategist di progetti dedicati al food & wine. Collabora con Linkiesta Gastronomika e passa molto tempo a fare la spesa.