Se non avete mai fermentato un limone è il momento di provarci

Limone Nero Fermentato

Capisci di avere raggiunto l’età adulta quando ti senti improvvisamente inadeguata perché non hai mai provato a fare in casa il limone nero fermentato. E a essere completamente onesti non sai nemmeno da dove cominciare.

Tutto è cominciato come iniziano tutte le storie interessanti oggigiorno: su Instagram. Ho iniziato a vedere post e stories su questo famigerato limone nero fermentato, o black lime, preparate da persone che non ero nemmeno sicura sapessero cuocersi due uova sode. All’aspetto non sembravano granché – dei limoni ammuffiti, se proprio vogliamo dirla tutta – ma il loro sapore veniva decantato in centinaia di righe celebrative. E allora ho deciso che volevo capirne di più.

Limone nero fermentato: origini e storia 

Come vi avevamo spiegato qui, l’appropriazione culturale è uno dei rischi maggiori di quest’epoca di sovraesposizione sociale. E quindi molti preparano il limone nero fermentato ma pochi ne raccontano la storia – la qual cosa obbligherebbe ad esempio a spiegare che nella preparazione originale non si usano i limoni, bensì i lime. Noto anche come lime nero, noumi basra e loomi, il loomi amani (o limu omani, a seconda della trascrizione scelta) è un lime essiccato consumato in Iraq, Iran e Oman. Probabilmente è in quest’ultimo paese che si è originata la tradizione, ecco perché “amani”, letteralmente “dall’Oman”.⁠ È popolarissimo in tutta la cucina mediorientale, con una grande varietà di usi che vedremo tra poco.

Come fare un limone nero fermentato?

Come si prepara? Molto semplicemente: il lime viene fatto bollire in una soluzione di acqua e sale, poi lasciate essiccare intero al sole per un lungo periodo (di solito diverse settimane), finché non perde tutto il suo contenuto d’acqua e si riduce di volume. L’usanza nasce ai tempi in cui le popolazioni nomadi dovevano trovare un modo per conservare gli alimenti dalle zone desertiche a quelle costiere più umide.⁠

 

Se decidete di cimentarvi nella sua preparazione, a questo link trovate una video-ricetta che ve ne spiega passo passo la preparazione a casa. Se come me pensate sia al di sopra delle vostre possibilità, in alcuni shop online si possono comprare interi oppure se ne può acquistare anche solo la buccia grattugiata.

Ma perché tanto impegno per ridurre un bel lime dalla verde buccia lucida e scintillante in un frutto ammaccato e dal colore inquietante? Perché il processo di fermentazione fa sviluppare al frutto alcune peculiari caratteristiche: l’acidità si sviluppa, così come la fragranza agrumata, e ad esse si aggiunge un sapore leggermente affumicato e vagamente amaro che gli appassionati di fermentati troveranno familiare. Non c’è da stupirsi che siano così usati nella cucina mediorientale: pensate che con il black lime in polvere si prepara pure un tè.

 

Limone nero fermentato: come usarlo in cucina

In cucina i frutti possono essere usati interi, per aromatizzare stufati o zuppe, oppure per accompagnare il pesce o la carne a cui fa da contraltare per la sua acidità. Se lo usate intero, ad esempio immergendolo in un liquido di cottura, la scorza va bucherellata prima di ogni preparazione per far idratare bene il limone nero fermentato.

Se lo usate grattugiato sappiate che quello comprato già in polvere potrebbe non essere intenso e fragrante come ve l’aspettate. Se usate la buccia in pezzi abbiate cura che siano piccolissimi – ingerirne troppo in una volta potrebbe risultare fastidioso per alcuni palati.

 

 

Idee per utilizzarlo in cucina? Potete cominciare uno stufato di pollo (qui la ricetta). Ma divertitevi a sperimentare, abbinandolo anche con i legumi, con le verdure cotte, o con qualsiasi preparazione pensiate abbia bisogno del tocco del black lime.

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno