Arance amare: tutte le proprietà e come si possono usare

Arance Amare

Le arance amare sono, udite udite, il frutto della pianta dell’arancio amaro. Il loro nome scientifico è Citrus aurantium. Con ogni probabilità sono un re-incrocio di due varietà: Citrus maxima (il pomelo) con la Citrus reticulata (il mandarancio).

La pianta  proviene dal continente asiatico e, in modo particolare, dalla Cina. Venne portata in Europa dagli Arabi nel decimo secolo. Secondo altre teorie degli storici, invece, pare essere stata portata nella penisola italica dai Crociati.

Arancio Amaro: la pianta

La sua altezza può arrivare anche fino a dieci metri! I suoi fiori si caratterizzano per essere ermafroditi e il loro colore bianco ricorda quello dell’Arancio dolce. I frutti però risultano decisamente più rugosi e contengono una quantità maggiore di oli essenziali.

Ne esistono diverse varietà: tra le più interessanti, c’è quella che prende il nome di “Bizzarria”. Questa particolare cultivar produce sia arance amare che frutti che ricordano il limone cedrato, ma anche tutta una serie di frutti bitorzoluti, dalla colorazione che varia tra giallo, arancione e verde.

La varietà che viene definita “Caniculata” dà origine ad una serie di frutti che presentano una forma piuttosto piatta, dalla colorazione arancione e dalla buccia irregolare. La cultivar “Salicefolia” invece, presenta delle foglie di salice, mentre i frutti sono identici a quelli della pianta di arancio amaro tradizionale. La varietà “Corniculata”, infine, pare essere la più antica e produce frutti dalla buccia molto rugosa, mentre la polpa ha un tipico sapore acido-amarognolo e tutta una serie di protuberanze che ricordano molto dei piccoli corni, da cui deriva il nome dato alla cultivar.

Arance amare: tutte le proprietà

L’arancio amaro è una pianta i cui frutti, fiori e foglie vengono utilizzati a scopo medicinale. Le arance amare sono meno apprezzabili nel sapore rispetto a quelle dolci, ma costituiscono un ingrediente tipico di molti prodotti cosmetici e fitoterapici, soprattutto l’olio essenziale ricavato dalla buccia e molto utilizzato nell’industria profumiera, ma al suddetto olio sono attribuite anche attività antimicrobiche e sedative.

Come usare le arance amare (e le controindicazioni)

Le arance amare si trovano raramente sul mercato in quanto sono prevalentemente utilizzate dall’industria alimentare, profumiera e farmaceutica. Rimanendo in ambito gastronomico, l’uso più diffuso di questo frutto è la sua trasformazione in marmellata di arance amare, molto apprezzata come accompagnamento a formaggi di lunga stagionatura e grande carattere. Oltre alla marmellata di arance amare, con questo frutto si possono ottenere deliziose scorzette di buccia candita, ma anche un liquore di arance amare. Il liquore è ottimo a fine pasto ma può essere servito anche come aperitivo, in purezza o in aggiunta ad altri ingredienti per la preparazione di cocktail.

In ambito farmaceutico, l’arancia amara non è priva di alcune controindicazioni: pare possano interferire con l’assunzione di alcuni farmaci e con la caffeina. Attenzione anche alle arance amare in estate: possono aumentare la sensibilità al sole. In caso di dubbi di qualsiasi tipo, è buona regola chiedere consiglio al proprio medico.