Il frico friulano sarà la vostra ricetta preferita dell’autunno

Frico Ricetta

Avete mai sentito parlare del frico? Il piatto tipico friulano a base di formaggio, patate e cipolla è forse il simbolo della cucina friulana, anche se è diffuso anche in Slovenia e Carinzia con il nome frika. La sua popolarità non è dovuta solo alla bontà ma anche alla facilità di reperimento degli ingredienti, perfino tra le fredde montagne della Carnia, e a quella di preparazione: è il perfetto emblema del piatto di cucina povera che negli anni Duemila stanno vivendo un’inattesa ondata di popolarità, passando da piatti frugali dei pasti contadini a protagonisti dei locali di street food.

È stato proprio il frico il protagonista della prima lezione di In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza, un nuovo format dell’associazione che fino a febbraio 2022 permetterà ai partecipanti di conoscere meglio la tradizione culinaria italiana attraverso lezioni con dieci cuochi di altrettante Osterie Slow Food – lezioni che si incroceranno con tematiche quantomai attuali come cambiamento climatico e spreco alimentare. Infatti il frico nasce come preparazione di recupero dei ritagli di formaggio, sottili strisce chiamate strissulis, rimaste dalla sagomatura delle forme di formaggio.

 

La lezione sul frico si è svolta oggi martedì 6 settembre con Federico Mariutti dell’Osteria Turlonia di Pordenone. Qui sotto trovate prossimi appuntamenti. Ogni lezione ha un costo di 16 euro per i soci Slow Food e 20 per i non soci. Ogni partecipante riceverà a casa un piccolo kit regalo. Ulteriori informazioni sul sito Slow Food.

La Sardegna nel piatto: la pasta fresca di Claudio Ara
4 ottobre alle 18
Ristorante Su tzilleri, Cagliari

Tutte le forme del pane. Il segreti del lievito madre svelati da Giovanni Civitillo
25 ottobre alle 18
Pizzeria Millennium, Cusano Mutri (BN)

Esaltare sughi e formati. La pasta secca di Mimmo De Gregorio
10 novembre alle 19
Ristorante Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi

La pizza fatta in casa, una scienza in cucina spiegata da Giulia Battafarano e Marco Locatelli
21 novembre 11
Rise live bistrot, Vimercate (MB)

Dalla testa alla coda: il quinto quarto gourmet di Vittoria Tassoni
4 dicembre alle 11
Vittoria Tassoni, cuoca itinerante e fondatrice dell’Associazione il Prezzemolino

La gioia del convivio: la pasta ripiena secondo tradizione di Alberto Ruozzi
16 dicembre alle 18
Ristorante La Badessa, San Donnino di Liguria, Casalgrande (Re)

L’arte del recupero in cucina, le ricette antispreco di Raffaele Murani 
17 gennaio alle 18
Ristorante Terra Arsa, Foggia

La Spagna che non ti aspetti: i fili di Dio valenciani di Vanesa Bustos
29 gennaio alle 12

Come lavorare il pesce azzurro. Le ricette di Pamela Veronese
7 febbraio alle 18
Osteria Arcadia di Santa Giulia, Rovigo

Frico con patate e cipolle di Cavasso e della Val Cosa

Ingredienti per 4 persone

  • 350 g di formaggio di Latteria Turnaria fresco (60/90 giorni) a scaglie grosse
  • 350 g di formaggio vecchio di Latterna Turnaria (almeno 1 anno) a scaglie grosse
  • 1 patata media bollita
  • 120 g di cipolla di Cavasso e della Val Cosa a julienne
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

  • 1 padella antiaderente (diametro di 20 cm, senza graffi)
  • 1 mestolo di legno o altro materiale adatto all’antiaderente
  • fornello a gas (è preferibile)

Appassire a fuoco basso la cipolla a julienne.
Aggiungere le patate, lessate e tagliate a cubetti di 1 cm, a temperatura ambiente.
Alzare la fiamma al massimo e aggiungere i formaggi, grattugiati (con una grattugia a piramide, utilizzando il lato con i buchi più grandi) mescolati tra loro.
Mescolare con le patate e lasciare pochi secondi fino a che si sarà formata una crosticina dorata.
Saltare il frico e girarlo sottosopra.
Far formare la crosta anche da questo lato.
Servire direttamente sul piatto.
Si può aromatizzare con radicchio e funghi.

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno