5 cose che non sapevi sull’Aglio Bianco Polesano DOP

I contenuti presenti in questa pagina sono realizzati in collaborazione con il Consorzio dell’Aglio Bianco Polesano DOP, il primo aglio italiano ad ottenere il riconoscimento DOP.

Quando si tratta di aglio le cose da sapere non sono mai troppe. Soprattutto se paragonate a quelle che sappiamo – poche – a quelle che crediamo di sapere, ma che in realtà sono frutto di stereotipi, pregiudizi e cattiva informazione. Oggi parliamo dell’Aglio Bianco Polesano DOP che per le sue caratteristiche, la sua storia e la sua produzione è sicuramente una delle varietà d’aglio più interessanti d’Italia.

 

Aglio Bianco Polesano DOP

È una produzione storica…

Le prime tracce documentarie dell’Aglio Polesano risalgono al 1500-1600 nella zona di Rovigo. Sono dei primi del Novecento degli scritti della Camera di Commercio che testimoniano come fosse già commercializzato un aglio prodotto nella zona del Polesine, a cavallo dei due più grandi fiumi d’Italia, Adige e Po. Il Consorzio di tutela nasce nel 2010 e al momento conta circa 30 soci, un numero sempre in crescita, per un totale di 140 ettari di superficie coltivata – circa 5 ettari ad azienda – e 6000 quintali di aglio prodotti all’anno. Un’iniziativa particolarmente apprezzabile è quella di mettere su ogni confezione di aglio il nome dell’azienda agricola che l’ha prodotto.

 

Aglio Polesano DOP

… e anche parecchio impegnativa

In media il lavoro sul campo prende nove mesi – insomma, sia le piogge che il caldo – a cui segue il cosiddetto estirpo, di solito praticato a inizio luglio, seguito da ben 25 giorni di essicatura al sole effettuata in modo completamente manuale. Qui si capisce l’importanza del fattore umano e il perché sia una coltivazione che si trasmette soprattutto in famiglia. È un grande impegno che richiede anche una grande pazienza: dopo ogni raccolto bisogna osservare quattro anni di pausa. 

Aglio Polesano DOP

È piccolo ma intenso

Le dimensioni dell’aglio bianco Polesano DOP sono più piccole di quelle di altre varietà di aglio. Ma questo non deve lasciarci credere che sia meno profumato, anzi, tutto il contrario: ha un’intensità di profumo davvero peculiare.

 

Ha una conservabilità straordinaria

Una delle caratteristiche principali dell’aglio è che ha poca acqua al suo interno e quindi una grande conservabilità: si può conservare fino alla stagione successiva fuori dal frigorifero senza che perda assolutamente il suo profumo.

 

In cucina è ultra-versatile

La versatilità dell’aglio DOP in cucina è ampissima: nei 29 comuni della DOP, tutti in provincia di Rovigo, tradizionalmente viene usato per profumare il salame, con le carni, con le patate o con il pesce del Polesine.