Dolci alla frutta: decidiamo i migliori una volta per tutte

Sfatiamo il mito per cui la bontà di un dolce sia direttamente proporzionale alla sua quantità di panna e zucchero. Nella mia personale esperienza di golosa impenitente ho assaggiato un sacco di torte e dessert deliziosi che ne contenevano dosi tutt’altro che generose. E quasi sempre erano quelli che assai furbamente sfruttavano la dolcezza “naturale” della frutta.

Per quanto mi riguarda non c’è storia. Tenetevi la panna, la cioccolata, i pan di spagna. I dolci alla frutta vincono il campionato dei dessert con un netto distacco sul resto della categoria. Specialmente se si tratta di frutta stagione, ancora più ricca in termini nutrizionali (vitamine, minerali…) e di sapore.

Se anche voi siete di quelli che nell’ultimo anno, per noia I grandi classici con cui misurarsi non mancano, sia pensando alla tradizione dolciaria italiana che a quella internazionale. Ecco qualche spunto di dolci alla frutta da tenere a mente per la vostra prossima prova culinaria homemade.

 

Strudel, intramontabile classico del Nord

È forse la prima parola di tedesco che ho imparato e resta una delle più appetitose (insieme a sacher, naturalmente). Per gli altoatesini, ma anche per gli abitanti del Trentino Alto Adige, lo strudel è un’istituzione – e non potrebbe essere altrimenti, visto le mele deliziose che si producono in regione. Le varietà più adatte sembrano essere la Golden Delicious tipica della Val di Non, che ha un retrogusto golosamente zuccherino, e la Renetta, con la sua bella punta di acidità, che può venire utilizzata anche nel periodo invernale. La video-ricetta che vi propongo è quella di Claudio Sadler, chef stellato milanese.

 

Pesche ripiene, tradizione piemontese

Per le pesche c’è da attendere ancora un po’: la loro stagione è l’estate, ma questa ricetta va assolutamente annotata e tirata fuori tra un paio di mesi. Le pesche ripiene sono un dolce piemontese che anticamente veniva offerto agli ospiti il giorno di Ferragosto, quando le pesche erano perfettamente mature, al massimo della loro succosa bontà.

La farcitura include mandorle, amaretti (il grande Pellegrino Artusi suggeriva in alternativa i savoiardi) e cacao. Qui la ricetta tradizionale de Il Cucchiaio d’Argento.

Dolci alla frutta: in autunno, il castagnaccio

Chi può resistere alla dolcezza burrosa delle castagne quando arriva l’autunno? Con la farina di castagne si prepara una torta semplice e rustica, tanto che in passato si chiamava “pane dei poveri” o “pane di legno”. Parlo del castagnaccio, una ricetta antichissima e comune a molte regioni dell’Appennino, come Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia. Vi state chiedendo il motivo? Semplicemente perché lì i castagni sono più diffusi.

Uvetta e pinoli (insieme alle castagne) sono gli ingredienti base, ma vi consiglio di aggiungere anche qualche scorza di arancia e, se amate la sua spiccata aromaticità, una manciata di aghi di rosmarino.


Banana bread, il più amato dagli americani

Sembra che il banana bread sia nato negli States intorno agli anni Trenta del secolo scorso, quando qualche desperate housewife si stufò di buttare nel cestino le banane troppo mature e decise di utilizzarle per preparare un dolce. Da allora di strada questa specialità ne ha fatta parecchia, se pensiamo che oggi si festeggia addirittura il National Banana Bread Day, che cade il 23 febbraio.

Gli americani consumano questa specie di maxi plumcake profumatissimo soprattutto a colazione, e in effetti è perfetto da inzuppare nel latte o nel tè.

 

Lemon curd, l’irresistibile crema inglese

Restiamo nei paesi anglosassoni per parlare del lemon curd (o lemon cheese), dessert tipico della tavola inglese. Di fatto è una crema al limone con cui si farciscono torte, pasticcini o i biscotti per il tea time delle cinque, ma sappiamo tutti che va benissimo anche mangiata a cucchiaiate dal barattolo.

Volete una versione molto molto British? Questa è quella pubblicata sul sito della BBC!

 

Dolci alla frutta: muffin ai mirtilli

“Miss Rossella, le signorine di buona famiglia alle feste devono mangiare come un uccellino… prima di uscire mangia uno dei miei muffin”. Se avete visto il colossal Via col Vento, di recente al centro di molte controversie, forse vi ricorderete di questa scena in cui Mamie porge a Rossella o’ Hara un vassoio dei suoi dolcetti appena sfornati.

I muffin sono un simbolo della cucina anglo-americana e quelli ai mirtilli sono forse la variante più famosa. Per una ricetta infallibile guardate quella di Sonia Peronaci.

Clatfoutis francese di ciliegie

Quando si pensa ai dolci alla frutta francesi viene subito in mente la tarte tatin. Ma c’è un’altra preparazione assai degna di nota: il clatfoutis di ciliegie. È una ricetta contadina originaria della regione Limousin, dove crescono le ciliegie nere più buone di tutta la nazione, varietà Bigarreaux. E guai a togliere il nocciolo: i puristi impongono di non eliminarlo per preservare il succo contenuto nel frutto, evitando che si disperda nell’impasto, una pastella simile a quella delle crêpe.

Ne esistono moltissime varianti, perché il Clatfoutis si può preparare anche con le prugne, i mirtilli, le albicocche, le pesche e così via.

Jessica Bordoni

Milanese giramondo, giornalista professionista dal 2015. Scrive di food&wine su varie testate, tra cui Civiltà del bere, Il Giornale e Le Guide di Repubblica.