Come passare un mese senza alcol e comunque bere cose buone

Due settimane fa abbiamo parlato della moda, ormai diffusasi a livello pressoché globale, di trasformare gennaio in un banco di prova per il resto dell’anno: il momento per intraprendere nuove (e buone) abitudini, dimostrando a se stessi che sì, quest’anno sarà diverso, me lo sento, non guarderò Instagram prima di andare a letto e berrò 3 litri di acqua al giorno. Tra le sfide più popolari ci sono Veganuary, il mese vegano, e Dry January, il mese senza alcol. A cui in qualche momento imprecisato tra il 24 dicembre e il 31 gennaio, mentre stappavamo l’ennesima bottiglia di Lambrusco o preparavamo l’ennesimo Moscow Mule, ho deciso di aderire.

Un mese senza alcol: i benefici

Mi rendo conto che non giungerà come un’epifania per nessuno di voi ma: l’alcol è una sostanza tossica. Non voglio tediarvi né rovinarvi la giornata ma qui vengono spiegati tutti i potenziali danni per la nostra salute. Quindi, anche se non abusiamo di alcolici, un mese senza alcol sembra poter fare solo bene – e non avere effetti collaterali.

Diversi studi hanno dimostrato che anche solo 28 giorni alcol-free possono avere un impatto significativo sul fegato e sulla glicemia, migliorare la qualità del sonno e far perdere peso (non devo nemmeno ricordarvi che gli alcolici hanno un sacco di calorie, vero?). Quasi mi piacerebbe potervi dire che è tutto falso ed è solo una cospirazione della lobby astemi per farci rinunciare alle gioie di una bottiglia di bianco fresco aperta una sera d’estate davanti al tramonto. Invece dopo un mese senza alcol la mia pelle non è mai stata così bella e luminosa e il mio viso così sgonfio e riposato. Mi sento leggera e piena d’energia. Forse la mia convinzione che il vino naturale non facesse male come il vino convenzionale non era scientificamente solida come credevo.

Ma i maggiori benefici di un mese senza alcol sono mentali. Ci si rende conto di quante volte si beve una birra o un bicchiere di vino senza averne davvero voglia. Perché lo stanno facendo tutti, perché è così che ci si rilassa di sera, no?, perché non vogliamo essere gli unici sfigati a non assaggiare quella bottiglia, eccetera. L’esperienza rende estremamente consapevole di quante volte viviamo situazioni conviviali, o affrontiamo ansie, stress e preoccupazioni, ricorrendo di default all’alcol, fosse anche solo un bicchiere. Capire di poterne fare a meno fa sentire molto potenti.

Riesco quasi a veder le vostre facce annoiate mentre mi dite “Ok, tutto molto interessante, ma se voglio bere qualcosa di diverso dall’acqua… cosa bevo?”. Bella domanda.

Un mese senza alcol: cosa bere

In Italia rispetto all’estero bar e ristoranti sono dotati di pochissime alternative analcoliche che vadano oltre la classica Coca Cola o Coca Zero. Tutt’al più si intravedono qua e là acque toniche, cedrate o, grazie a qualche barista illuminato, ginger beer. Ma in un mese senza alcol può capitare di desiderare qualcosa di diverso da una bibita industriale.

La prima cosa che consiglio a tutti è provare il kombucha. La bevanda frizzante a base di tè fermentato, consumata in diversi paesi asiatici, è ricca di probiotici e ha un sapore delizioso – non fatevi frenare dall’odore leggermente acetico. In commercio se ne trovano di diverse marche con svariate aromatizzazioni ma hanno il difetto di essere tutte parecchio costose. La buona notizia è che potete prepararla a casa: provate questa ricetta di Amici del Kombucha. Una volta superato l’aspetto inquietante della coltura, detta Scoby, potreste quasi prenderci gusto.

Di recente quasi tutti i più grandi birrifici industriali hanno iniziato a proporre birre analcoliche. Il sapore nella maggior parte dei casi è deludente, ma se cercate birre alcol-free tra i birrifici artigianali potreste trovare piacevolissime sorprese, come la Easy Rider Bulldog Ipa prodotta sull’isola di Gotland, in Svezia, che non fa assolutamente rimpiangere – e nemmeno presumere se non lo si sa in precedenza – l’assenza di alcol.

Se invece cercate idee per i mocktail, i cocktail analcolici, questo libro di Ippocampo può fornirvi un sacco di utilissimi spunti che vanno al di là di “mescola un po’ di tonica con due foglioline di menta”. Se considerate che hanno iniziato a venire prodotti perfino distillati senza alcol, beh, la prospettiva di un mese senza alcol diventa sempre più facile. E allettante.

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno