Mercati di Bologna così belli da farci anche una passeggiata

Mercati di Frutta e Verdura a Bologna

I miei primi passi nel mondo del cibo li ho mossi tra i mercati. Tra le mie più memorie gastronomiche più antiche ci sono quelle nel mercato che ogni martedì si svolgeva nel mio paese, uno su tutti l’odore del pollo arrosto dal banchetto della rosticceria, che vent’anni dopo mi scatena ancora un riflesso pavloviano. E quando all’inizio dell’università sono diventata una militante di Slow Food facevo ogni sabato mattina i turni al banchetto informativo del loro mercato. Mattinate d’inverno a congelarmi i piedi, aspettando che qualcuno volesse tesserarsi, comprare un libro, o semplicemente chiedere informazioni, che sono tra i miei ricordi più dolci.

I mercati di frutta e verdura continuano ad essere una delle prime cose che sono curiosa di vedere nelle città che visito, nonché uno dei motivi per cui amo la città in cui vivo, che è prodiga di mercati, rionali, contadini o biologici che siano.

Ecco alcuni dei mercati di frutta e verdura a Bologna che mi piacciono. Con un dovuto disclaimer: questo non è ovviamente il periodo più appropriato per assembrarsi ai mercati, litigando con le vecchiette per chi ha la priorità in fila (sto scherzando, ovviamente non mi auguro che litighiate con le persone anziane, anche se ai mercati possono essere oggettivamente irritanti), palpando la frutta e ammassandosi davanti ai banchetti. Fate attenzione o informatevi se i produttori fanno consegne al domicilio.

Mercati di frutta e verdura a Bologna

Il Mercato Ritrovato

Il mio mercato contadino preferito. È appunto qui che ho cominciato la mia militanza, quando era ancora un Mercato della Terra di Slow Food, riscaldandomi con il vin brulé in inverno e tornando sempre a casa con la crostata di farina di castagne di un forno locale. Tutti i prodotti del Mercato Ritrovato provengono dalle campagne intorno a Bologna: frutta, verdura, formaggi e pollame, pane, erbe aromatiche…

D’inverno si svolge il sabato mattina e d’estate il lunedì sera, rendendo praticamente obbligatorio fermarsi per un aperitivo, con in mano un bicchiere di Pignoletto e una fetta di pizza a pasta madre, e negli occhi il caos colorato di Piazzetta Pier Paolo Pasolini, proprio davanti alla Cineteca di Bologna.

Mercati di Campi Aperti

Se cercate prodotti a km 0, coltivati in modo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale, i mercati di Bologna organizzati da Campi Aperti sono il posto giusto. L’associazione di produttori e cittadini ha iniziato a parlare di sovranità alimentare e agricoltura biologica già da fine anni Novanta, quando ancora le aziende non facevano green washing e i ristoranti con orto non esistevano.

Ogni giorno organizzano un mercato di frutta e verdura in un posto diverso di Bologna, sia nel centro che nelle periferie, incentivando il rapporto tra produttori e clienti per sviluppare una maggiore consapevolezza di cosa voglia dire mangiare locale. Un consiglio: non perdetevi erbe e verdure dei ragazzi de La Lanterna di Diogene.

Mercati Rionali a Bologna

Mercato delle Erbe

Parlando di mercati di frutta e verdura a Bologna è impossibile non citare il Mercato delle Erbe. Nato nel 1910 in centro storico, è una vera e propria istituzione cittadina, l’epitome del mercato con tutti i suoi stereotipi, dalle signore con il trolley di prima mattina ai fruttivendoli accattivanti che ti fanno assaggiare le nespole. Un’atmosfera caratteristica che compensa una minore attenzione alla provenienza dei prodotti.

All’interno del Mercato sono anche stati aperti diversi punti ristoro, tra piadine, panini, pizze (buona quella di Mozzabella) e perfino sushi. Inoltre molti dei banchetti sono ormai gestiti da stranieri: un bell’esempio di multiculturalità e adattarsi a nuovi scenari di vita cittadina senza per questo perdere la propria identità.

Mercatino Albani

In un quartiere, quello della Bolognina, sempre più gentrificato, il Mercato Albani è passato dall’essere un mercato coperto all’essere un punto di ritrovo e di scambio. Aperto nel 1934, ha mantenuto immutato il fascino da mercato rionale a cui ora si è aggiunto quel non so che di cosmopolita, grazie alle serrande dipinte da una serie di artisti coordinati da Andrea Bruno.

Se dopo avere fatto la spesa volete fermarvi da Il Pollaio ci trovate una splendida selezione di vini artigianali, altrimenti da Bollore propongono vermouth e salse in cui fare il toccio, la scarpetta in bolognese. Quante cose si possono fare dentro un mercato, quanta umanità c’è da scoprire, quanti sguardi diversi con cui guardare alla città.

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno