Confettura di fiori. Chi l’ha detto che non si può?

confettura di fiori

Dici marmellata e pensi subito a quella alla fragola, all’albicocca o all’arancia. Se ci rifletti ancora qualche secondo ti vengono in mente anche gusti meno scontati, come i fichi, i kiwi e i marroni. Ma siamo sempre lì: nell’immaginario comune la marmellata (o meglio la confettura, perché tecnicamente è marmellata solo quella agli agrumi) è inevitabilmente associata alla frutta.

Confettura di fiori di tarassaco

Anche i fiori, però, possono diventare protagonisti di confetture profumate e deliziose. È il caso del tarassaco, una pianta officinale dalle molte virtù, usata fin dall’antichità per favorire la digestione e la diuresi. Con i suoi fiori gialli, detti anche denti di leone, si può preparare una confettura dal gusto intenso e leggermente amarognolo. La ricetta prevede di norma l’aggiunta del succo di limone, che dona acidità e freschezza: per chi ama le note bitter, un’ottima alternativa alla marmellata di arance. Qui trovate una ricetta.

Profumatissima violetta

La violetta, con la sua bellezza delicata e il suo profumo inebriante, è sicuramente uno dei fiori più affascinanti. In natura ne esistono numerose varietà e la più ricercata in cucina è la viola mammola, botanicalmente conosciuta come viola odorata, il cui gusto è dolce, con una punta di aspro. Viene impiegata soprattutto in pasticceria per preparare sciroppi, dolci, caramelle e ovviamente marmellate. Attenzione però: se decidete di fare la confettura di violetta in casa, non utilizzate fiori coltivati a scopo ornamentale (le piantine potrebbero essere state trattate con prodotti chimici) ma preferite quelli che crescono spontaneamente. Se volete cimentarvi provate questa ricetta.

Acacia: non solo miele

Un’altra pianta molto versatile è l’acacia. I suoi fiori candidi sono ricchi di vitamine e sali minerali di cui si decantano proprietà energizzanti, antinfiammatorie e digestive. Le api ne sono ghiotte e producono un miele considerato tra i più pregiati. Ma con i petali dell’acacia si ottiene anche una confettura dal gusto dolce e molto particolare, che ricorda il miele stesso. È ottima da spalmare sul pane, con un velo di burro, oppure da abbinare a un piatto di formaggi più o meno stagionati. Spesso ai fiori di acacia vengono aggiunte le mele: provate l’abbinamento in questa ricetta.

Confettura di fiori di sambuco

Se siete fan del sambuco la metà di quanto non lo siamo noi avrete già provato innumerevoli modi di mangiarne i fiori (consigliamo la frittura come per i fiori di acacia) o berlo (lo sciroppo diluito in acqua naturale o acqua tonica è sempre una delizia). Sicuramente sapevate che con le bacche si possono preparare delle confetture… ma con i fiori di sambuco? Ebbene sì, anche loro. E il risultato è profumatissimo.  Questa ricetta con i limoni è particolarmente fresca.

Wisteria… jam: confettura di fiori di glicine

Del glicine la maggior parte di noi sa che ha una fioritura delle più meravigliose del mondo vegetale: cascate viola che invadono giardini e portici e che scompaiono tanto rapidamente quanto sono comparse. Ma lo sapevate che il modo migliore per onorare quei fiori è mangiarli? Infatti i fiori di glicine sono commestibili. Questa ricetta  di confettura di fiori di glicine è semplice ma efficacissima.

Jessica Bordoni

Milanese giramondo, giornalista professionista dal 2015. Scrive di food&wine su varie testate, tra cui Civiltà del bere, Il Giornale e Le Guide di Repubblica.