Insolito italiano: le bacche di Goji in Calabria

Negli ultimi anni le bacche di Goji hanno acquisito una notevole fama (leggi: un’aura di divinità). Queste piccole rossissime bacche di origine asiatica sono diventate celebri come superfood (leggi: alimento dalle proprietà nutrizionali favolose e spesso favolistiche) a causa del loro alto contenuto di antiossidanti. E purtroppo più sono diventate famose, più sono cresciuti i prezzi – anche a causa degli alti costi di importazione, visto che la maggior parte delle coltivazioni di bacche di Goji si trova in Asia.

 

E se vi dicessimo che esistono le bacche di Goji di Calabria?

 

 

L’azienda agricola BiologiCal nasce nel 2016 da un’idea di quattro amici under 35. La coltivazione si trova nel cuore della Calabria, a Tiriolo, provincia di Catanzaro. Il clima si è rivelato assai propizio alla coltivazione delle bacche, che hanno dimostrato di avere un contenuto di antiossidanti perfino superiore a quelle coltivate in Asia: 45.480 unità Orac, contro una media di 25.300 delle altre in commercio (comunque altissimo rispetto ad altri alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti come il mirtillo o il cioccolato fondente).

 

 

Ma attenzione!, i valori nutrizionali non si esauriscono certo qui. Contengono tantissimo ferro, un buon numero di vitamine e minerali, perfino il tanto acclamato Omega 3. Non c’è da stupirsi che il piccolo arbusto proveniente dalla Mongolia sia utilizzato da millenni nella medicina tradizionale cinese, sia noto come il “frutto della longevità” e sia ormai protagonista di tutti gli smoothies delle healthy blogger californiane. Los Angeles, scansati, noi abbiamo le bacche di Goji di Calabria.

 

 

La quantità giornaliera raccomandata è 30 g al giorno. Magari non saranno sufficienti a garantirci la vita eterna ma di sicuro non fanno male, anche perché il loro sapore acidulo è delizioso: le bacche di Goji si prestano bene ad essere consumate da sole o anche abbinate con altra frutta, carne, perfino pesce.

 

BiologiCal ne produce circa 2000 kg all’anno, in parte venduto fresco in supermercati e negozi, in parte trasformato in composte di frutta e perfino in un pesto con olio, formaggio, basilico e sale. Anche se non vi interessa scoprire l’elisir di lunga vita, un pesto di bacche di Goji di Calabria dev’essere un’esperienza da provare.

 

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno