Uno dei ristoranti migliori al mondo diventa vegano (per un po’)

I mesi di chiusura forzata imposti dal lockdown hanno portato i ristoratori di tutto il mondo a escogitare idee creative per tenere in piedi la propria attività, continuare a far lavorare i dipendenti e riportare i clienti a sedere ai tavoli di un ristorante.

 

Una delle idee più brillanti viene Rasmus Kofoed, chef del Geranium, ristorante tre stelle Michelin di fama planetaria a Copenaghen, la capitale scandinava nota per i suoi progetti nell’ambito di foraging urbano e all’avanguardia assoluta nel campo della sostenibilità (avete presente le loro piste ciclabili?).

 

Crediti: Claes Bech-Poulsen
Lo chef Rasmus Kofoed | Crediti: Claes Bech-Poulsen

 

Dopo il lockdown lo chef ha deciso di aprire un temporary restaurant chiamato Angelika in onore della madre Gerd Angelika che, racconta, gli ha insegnato ad amare le verdure. E infatti il ristorante, aperto il 4 giugno, presenta un menu 100% vegetale – che, diciamolo, suona molto più accomodante e meno oltranzista di “vegano”.

 

Una cucina semplice, fatta di ingredienti biologici e biodinamici – quasi tutti locali – che si propone di essere accessibile a tutti i portafogli, specialmente a quelli più provati dalla quarantena. Un esempio su tutti? Il bellissimo Patate novelle con olive, limone sottaceto e pepe nero.

 

Fagioli con semi di zucca e verdure | Crediti Claes Bech-Poulsen

 

 

I prezzi infatti sono decisamente più abbordabili della media danese. Aperto da giovedì a sabato a pranzo, Angelika propone un menu di 8-9 piatti a 90 euro. Prima che strabuzziate gli occhi, ricordatevi che siamo a Copenaghen, dove 90 euro si finisce per spenderli per una pizza di bassa qualità. E il menu del Geranium – che nel frattempo ha riaperto – costa diverse centinaia di euro a testa.

 

Un’altra bella iniziativa: da Angelika vendono una raccolta di ricette da riprovare a casa a 6 € i cui ricavati della vendita andranno a una fondazione per la protezione della natura. Più green di così.

 

Qui maggiori informazioni.

Giorgia Cannarella

Bolognese per nascita e per scelta, vincitrice del premio miglior food writer per Identità Golose, scrive di cibo e tutto quello che gli ruota intorno